Sospira la
notte
e descrive il tuo viso
come fosse una fiaba
una epica saga
raccontata alle stelle
alle lucciole in volo
e le stelle si chetano
sui giacigli di nuvole
ferme all’orizzonte
a contemplarti le lucciole.
Sulla schiena
del cielo
soffia leggera la brezza
il ricamo del vento
che carezza i tuoi sogni
come fosse una fiaba
una poesia medioevale
tu davanti alla luna
specchi la tua bellezza
mentre fiori notturni
adornano il tuo profilo.
Sulla cima dei
monti
nel ventre della vallata
danzano sinuose le api
per conquistare il tuo cuore
è ricompensa agognata
il tocco delle tue labbra
come fosse una fiaba
una musica gotica
tramandata nei secoli
da un menestrello d’amore.
N° 1810 - 6 aprile 2011
Il Custode
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