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martedì 27 maggio 2014

STORIA D'INVERNO

          ...E poi finì l'autunno
         che correva dietro all'estate
         tra le lacrime di un triste gabbiano
         con le ali ancora malate.

         Presi la strada dell'inverno
         fuggendo la neve alla sua caduta
        e lei disse: <<So che non ne hai colpa
        ma credo che tu mi abbia perduta...>>

La ragazza insisteva con il pollice
quando l'auto si fermò davanti a lei:
<<Puoi seguirmi qualunque sia il tuo viaggio
ma non dirmi che storia sei...>>

I capelli suoi rubati alla montagna
ed il cielo nei suoi occhi senza domani
lei fissava i miei gesti senza saperlo
senza sapere che eravamo troppo lontani.

Forse c'è un posto per chi non lo ha mai cercato
dove lo specchio mi vede diverso
<<...Portami dove senti il coraggio di farlo
il resto, per me, è oramai tempo perso...>>

Non diedi mai tempo che non fosse giusto
ma non fu mai giusto che io lo facessi
lontano dal mondo con un po' di vergogna:
<<Forse c'è un'altra via, ma saremmo gli stessi.>>

Quell'aria sua di amore e marijuana
e il coraggio che scivolava insieme alla gonna:
<<So che forse non è cosa che non si condanni
ma è il solo mio modo di sentirmi donna.>>

Non le chiesi mai di darmi spiegazioni
per i mille dubbi che non le avrei potuto confessare
restava in disparte per non rubare i miei pensieri:
<<...Potresti essere di più, ma domani avrò altro a cui pensare.>>

Il freddo sembrava intimorito dal suo seno
ed io fissavo la sua bellezza ed il suo fare senza indecisione:
<<Non possiamo negare di volerlo entrambi
pensare che cambierà qualcosa, in fondo è solo un'illusione.>>

Rimase il confuso ricordo di lei
quando era ancora lunga la strada:
<<...Oggi è tempo da dividere con te
e domani vada come vada...>>

           ...E domani è oggi che sono rimasto solo
           a fuggire la neve alla sua caduta
           e abbonda di tempo il mio essere l'unico
          e forse da lei un'altra auto si è già fermata.

  N° 423 - 20 settembre 1983

                                                        Il Custode

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