Al crepuscolo
al principio della notte
ecco che lei ritorna
come un sogno insistente
ed un amore smarrito
attraverso i gesti
interrotti
i pensieri e le parole
rimasti in sospeso
tra il desiderio travolgente
e la rabbia acuta
per averlo lasciato svanire
nella nebbia dell’oblio.
Bellezza di angelo deluso
nel suo viso dolcissimo
che come fosse una calamita
attira le mie mani
a posarsi sulle sue gote
per poi carezzare lievemente
con la punta delle dita
la sua pelle calda
fin dove iniziano
le sue labbra stupende
che attendono socchiuse
il calare dei miei baci.
Suono sincopato
di una voce ferita
che sfuma lentamente
ma che lascia la suo eco
per rammentare sempre
che lei c’è stata davvero
preponderante ed
impertinente
dentro la mia vita distratta
e la mia assuefazione
al masochismo della
sofferenza
provocata oppure vissuta
nell’inconsistenza ingenua
di arrendersi all’evidenza
verso un sentimento gracile
ma oramai prossimo
a germogliare rigoglioso.
Ma lei torna ancora
con il suo sguardo intenso
nel quale brillano
due gemme di luce pura
con l'eleganza
indiscutibile
del colore nero
dentro i suoi occhi
e del colore viola
all’interno dell’anima
che la rendono unica
ad esprimere un sorriso
fonte di incantesimo
profondo
una sfida avvincente
ad impossessarsi eternamente
della sua immagine
meravigliosa
nascosta dietro le nuvole
e del suo profumo
in ogni soffio di vento.
N° 1342 - 14 novembre 2008
Il Custode
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