E’ solo, Cyrano
mentre scrive i suoi versi
con il sangue nel cuore
per il suo amore platonico
che rimane sulla carta
e non prende mai forma
evanescente come il sogno
che muore ad ogni aurora
e quando pare sia immenso
non è altro che fantasia.
E’ stupido, Cyrano
creatore di parole suadenti
miele per le dame del regno
tra le valli fiorite di
Bergerac
fin oltre i confini di
Francia
ma nessuna mai le sorride
non c’è nessuna che lo vuole
e lui si consola con la
spada
nel combattere i duelli
abile come con la penna.
E’ stanco, Cyrano
che sacrifica l’amata
Rossana
mentre cela il suo
sentimento
ed insegna passione a
chiunque
ma la solitudine lo punge
ed inaridisce la sua mente
dolore che frattura l’anima
e per il desiderio della
morte
generato dal suo sconforto
lui non vuole scrivere mai
più.
N° 1331 - 7 novembre 2008
Il Custode
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