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sabato 30 novembre 2013

QUESTO SILENZIO

Sibila in mezzo alla notte
sotto lo sguardo delle stelle
ed è docile e vero
lo annuso a pieni polmoni
gli occhi rivolti alle tenebre
ad ammansire la luna.

E non ha alcun sapore
di parole né di menzogne
questo silenzio è placido
come le onde sul mare
che paiono modelle in posa
tra l’orizzonte e la spiaggia.

Ma le zanzare che tornano
come se fosse già estate
producono l’unico suono
che bacia le mie pareti
le finestre aperte sul buio
ed alla brezza silente.

Seduto come chi attende
e non si aspetta più nulla
ascolto questo silenzio
che scivola sulle mie guance
e svela verità nuove
che io non volevo vedere.

Infine zittisco ogni grillo
che mi appare troppo loquace
chinano piano le palpebre
il sipario sulla mia vista
ma io non immagino niente
e tutto il resto non conta.

  N° 2423 - 3 marzo 2013

                                                Il Custode

PER AMORE

Per amore
ho odiato ed ucciso
per il suo amore
tra la neve e le villette
là dove il Piemonte
comincia a finire
in una sera di febbraio
che le stelle fuggivano
alla vista del sangue.

Fu prima sua madre
che le tese la mano
quell’estremo perdono
donato alla sua creatura
sgorgavano lacrime di rubino
sopra pareti e lenzuola
e dalle finestre serrate
il vento pareva ululare
un lamento di rispetto e dolore.

Frattanto, il bambino
chiedeva ancora pietà
mentre testardo cercava
di afferrare la vita
ma Erika non piangeva
e le parole della sua voce
erano scintille di adrenalina
dirette verso il mio cuore
per incitarmi a colpire.

Per amore
ho odiato ed ucciso
per il suo amore
sotto il manto della notte
che poi, il silenzio
scese come il veleno
ad infettare la mia anima
intenta a percorrere l’oblio
verso la perduta redenzione.

  N° 1872 - 6 ottobre 2011

                                                 Il Custode

OGGI

Oggi, amore
di un ventennio fa
ma Cristo, quanto dolore!
Il cuore lo grida forte
e mentre impreca si perde
va ad impattare le nuvole
fino ad esplodere in polvere
fatta di sangue e di rimpianto.

Ti ho amato e ti amo
questo è oramai assodato
tanto che perfino oggi
mi manchi allo sfinimento
come se fosse quel giorno
nel quale hai raccolto
ciò che restava del tuo sorriso
e te lo sei portato via.

Oggi, amore
di tutti i secoli a venire
fingerò che non importi
che quel giorno ti sei smarrito
ti parlerò intanto che ascolti
con le parole della mia anima
fino alla prossima vita
che dividerò insieme e te.

  N° 2598 - 5 agosto 2013

                                                Il Custode

NEL POZZO

Sarà stata l’atmosfera
della notte luminosa
con la luna che brillava
a riempire il cielo intero
e le stelle ad inseguirsi
carezzate dalla brezza
che l'immagine del tuo viso
è tornata nei miei occhi
a percuotere il mio cuore
oramai muto senza te.

Così ho raggiunto il pozzo
che dà vita ai desideri
quale ultima speranza
di riportarti al mio fianco
ma ti ho desiderata così tanto
che mi sono sporto troppo
e sono caduto sul fondo
dove le acque erano dolci
e profumavano di magia
e di monete arrugginite.

Ma fu una fata gentile
a salvarmi dalla morte
e legarmi all’incantesimo
di esaudire ogni desiderio
a chiunque si avvicini
ed intrappolato nelle tenebre
la mia unica salvezza
è che il tuo amore sia reale
e che ti rechi fino al pozzo
a desiderare ancora me.

  N° 1325 - 4 novembre 2008

                                                        Il Custode

MARE DI PRIMAVERA

Vento carezza gli scogli
e si pavoneggia giù al faro
e la notte si veste leggera
nel clima che diventa mite.

Le stelle, come coriandoli
cadono all’orizzonte lontano
e la luna come madre paziente
le chiama ognuna per nome.

La spuma di mare mi sfiora
mi copre della salsedine
mantello di afrodisiaco sale
che luccica sulla mia pelle.

Forse è il momento migliore
per voltare le spalle alla vita
la pace ed il sottile brusio
sembrano un requiem perfetto.

Falene mi volano incontro
nel cielo di fine inverno
e ho nuova gioia nel cuore
l’anima l’ho già abiurata.

Io affronto la strada d’oceano
l’acqua che pare abbracciarmi
che penetra nella mia bocca
l’ultimo dolcissimo bacio.

Di colpo non vedo più nulla
la spiaggia e neppure il futuro
io resto bagnato e morente
ma adesso mi sento sereno.

  N° 2004 - 11 marzo 2012

                                                  Il Custode

venerdì 29 novembre 2013

LA DECISIONE

Tu sei talmente bella
davanti al mio sguardo
che confondo il tuo viso
con la notte che sorge
che si sporge e precipita
giusto in fondo ai tuoi occhi.

E durante i miei viaggi
a ritroso nei secoli
ho sempre un vago ricordo
che mi reca al tuo nome
a volte è frammento di tuono
altre è una stilla di vento
io lo porto alle mie labbra
ma comunque è ancora amore.

Nelle immense vallate
fatta di erba e di terra
tu appari l’unico fiore
conteso da ogni farfalla
la sola spiga di grano
a rifocillare corvi e formiche.

Adesso io giungo al bivio
di tutte le mie vite vissute
e lancio nel cielo terso
l’ultima moneta rimasta
poiché sono anziano e appagato
dai passi nelle mie scarpe
e guardandoti devo decidere
se fermarti oppure morire.

  N° 2538 - 12 giugno 2013

                                                   Il Custode

IL BOTTEGAIO

Entrate, o madame
nella mia modesta bottega
e scegliete con cura
la maschera che vi si addice
fra tutte quelle esposte
sugli scaffali dell’anima.

Avrete il mio sguardo
quale limpido specchio
per rimirarvi e compiacervi
del vostro aspetto sublime
il mio sorriso o le lacrime
saranno i supremi giudici.

Ma non fate caso
al moribondo mio cuore
nella bottega vi accolgo
oltre il mio uscio che cigola
al suono del campanello
che pare il trillo del diavolo.

Avrò per ognuna di voi
il silenzio che attende
io sono un ottimo interprete
dei desideri ed i piaceri
che sognavate con forza
quando eravate reali.

Stabilite voi il prezzo
io vi aspetto alla cassa
e non sprecate per me
una carezza né un bacio
entrate, o madame
e sappiate che io non esisto.

  N° 2512 - 18 maggio 2013

                                                    Il Custode

HO UCCISO

Ho ucciso per Dio
per compiacere il nulla
un’astratta visione
in un cielo lontano
ho ucciso per denaro
e non era importante
che fosse intinto di sangue
e profumasse di dolore.

Ho ucciso per rabbia
per un amore tramontato
col cuore che mi scoppiava
e la mente che delirava
ho ucciso per odio
chi ritenevo inferiore
presuntuoso e malvagio
anima misera e debole.

Ho ucciso per gioco
bambini e animali indifesi
prede fragili alla mia pazzia
codardia di chi vince facile
ho ucciso per natura
non sono nato per altro
benché inventi mille pretesti
ho ucciso perché sono un uomo.

  N° 1291 - 19 ottobre 2008

                                                     Il Custode

GRETEL

Gretel dagli occhi di cielo
nata da un latrato di cane
lava via il sangue
dal volto di Hansel
dentro la casa di marzapane.

La strega giace sul pavimento
tra le mattonelle della cucina
Gretel canticchia
poi cosparge il suo corpo
di marmellata e di benzina.

Ed esplodono demoni e fiamme
che si alzano nella foresta
scoiattoli in fuga
dal fuoco e da Gretel
che danza un ballo che sembra festa.

Sul sentiero passa un cacciatore
carico di lepri e fagiani
Gretel lo ammazza
con un bastone
e sulla giacca si pulisce le mani.

Il villaggio adesso è vicino
la loro casa tra le piante d’ulivo
Hansel è felice
ma Gretel lo guarda
e il suo sguardo è davvero cattivo.

Hansel stringe forte il bastone
Gretel reca un mazzo di fiori
i due nel silenzio
entrano in casa
ed uccidono i genitori.

Poi escono nel grande giardino
sereni d’aver chiuso il conto
si abbracciano stretti
e si siedono sull’erba
siedono insieme ad aspettare il tramonto.

  N° 1649 - 20 ottobre 2009

                                                      Il Custode

FILASTROCCA

Notte di luna profonda
squarcia il petto del cielo
il vento pettina i prati
le tenebre calano il velo.

La strega nella foresta
intona la sua ninna nanna
canta una nenia dolcissima
poesia del suo cuore di mamma.

I gufi sfiorano gli alberi
le nuvole sono soffici divani
per stelle che, oramai esauste
rimandano i giochi al domani.

Il bimbo disegna un sorriso
gocce di gioia negli occhi
si culla della sua innocenza
con parole che scendono a fiocchi.

La strega ringrazia il destino
e danza all’arrivo del sole
e recita alla sua creatura
la sua filastrocca d’amore.

  N° 1495 - 24 aprile 2009

                                                  Il Custode

giovedì 28 novembre 2013

ELETTRODI

Io ho cercato davvero
di provare rimorso
e domandare perdono
per i delitti efferati
commessi crudelmente
durante la mia esistenza
ma probabilmente
il mio sguardo
non è mai sembrato
abbastanza sincero.

Così, dopo anni trascorsi
nell’oblio e nell’attesa
dentro il braccio della morte
di questo penitenziario
il mio momento
è oramai arrivato.

Ed il terrore mi sovrasta
mentre rimango seduto
con i polsi e con le caviglie
legati stretti alla sedia
e gli elettrodi che si poggiano
a carezzarmi il capo.

Allora io fisso la leva
che deciderà il mio destino
e mi orino nei pantaloni
senza arrossire di vergogna
talmente sono impegnato
a salutare la mia vita
che si prepara a sfuggirmi.

Quindi la leva si abbassa
e la scarica mi percuote
e mi brucia il cervello
facendomi rivivere
nella velocità del lampo
ogni frammento del mio passato
cosicché rivedo i miei crimini
e sento le urla delle bambine
che imploravano pietà
e che io, perverso e libidinoso
nella mia mente insana
non intendevo risparmiare.

Allora  forse, adesso
il mio pentimento è reale
mentre la mia bocca schiuma
ed il mio corpo sussulta
preda delle convulsioni
ed il dolore è lancinante
probabilmente troppo breve
per le colpe abominevoli
delle quali mi sono macchiato.

Ma ecco e finalmente
che il mio respiro tace
ed io mi appresto ad inoltrarmi
nella voragine del nulla
seppure consapevole
che persino l’inferno
si rifiuterebbe di accogliermi.

  N° 1239 - 16 settembre 2008

                                                           Il Custode

DAMMI IL TUO CUORE

Dammi il tuo cuore
adesso caldo e pulsante
io lo voglio ascoltare
dopo lo devo capire
e decifrare dai battiti
se sei strega o puttana
ma sei amore per sempre
perduto nelle tue tenebre
o nella tua esperta lussuria.

Dammi ogni sussulto
mentre sanguina ancora
ruscello di nettare rosso
dalla sorgente di vita
io come un folle sull’onda
aspetto che mi travolga
per vedere se dal tuo viso
sfugge una pietosa lacrima
oppure un sorriso beffardo.

Dammi ciò che rimane
d’un sentimento mutevole
fusa di gatta mansueta
o crudeltà di fiera feroce
comunque felina bellissima
capace di rendermi folle
e mentre mi volti le spalle
dammi il tuo misero cuore
che me ne voglio cibare.

  N° 2008 - 13 marzo 2012

                                                   Il Custode

CARO AMORE

Respiro
te ne sono grato
conosco la tua bellezza
e me ne nutro
tu fingi di non saperlo
ma appartiene a te
quello sguardo profondo
che mi confonde
e tu sei l’artefice
d’ogni mio stupido timore
ogni mia imperdonabile
presunzione.

Ti amo davvero
e ne vado fiero
tu sei luna nella notte
con la sua corte di stelle
sei un fiore che sboccia
la tua pelle di petalo
profuma di buono
un profumo persistente
che mi lascia esterrefatto
un guerriero impavido
che indugia
dopo si arrende.

Ma ti osservo
come tu ci fossi ancora
il riflesso sul vetro
sembra volerti ferire
però non scalfisce il tuo viso
e l’ologramma del ricordo
mi strugge
ma ti rende unica
fiamma che arde
e non si estingue mai
caro amore mio
...perduto.

  N° 1880 - 13 novembre 2011

                                                         Il Custode

BELLA ADDORMENTATA

Attenderò il tuo risveglio
sul tuo giaciglio di rose
all’ombra di salici e peschi
giusto a due passi dal lago.

Ho un cuore molto tenace
al pari di questo mio amore
io, col mio libro e il caffè
ti attenderò secoli interi.

Bella che non sembri vera
sicché io ti sfioro la pelle
scende leggero il polline
sulle tue morbide labbra.

Tu, con la tua gotica veste
risalti dentro questa foresta
ed il vento disperde ovunque
il tuo meraviglioso profumo.

Vittima di un sortilegio
il tuo sonno è duraturo
dunque, al canto del gufo
attraversi il tuo onirico mondo.

Ho un cuore molto tenace
o forse sono disperato e solo
fin quando mi reggerà l’anima
attenderò il tuo risveglio.

  N° 2494 - 26 aprile 2013

                                                 Il Custode

AFRODITE

Nata dalla spuma del mare
dal seme sparso sulle onde
sei germogliata di bellezza
divinità senza eguali, Afrodite
nessun Dio, né mortale alcuno
resisterebbero al tuo viso.

Ma è una maledizione
quella tua perfetta immagine
può condurre alla pazzia
sposa di Efesto, amante di Adone
tu possiedi un cuore algido
la tua è un’anima arida.

Fiori tra i viali dell’Olimpo
talmente miseri al tuo confronto
ma è una lancia avvelenata
quella grazia che ti modella
il tuo sorriso è artefatto
soltanto in cerca di adulazione.

La tua alleanza con Eros
dovuta all’invidia verso Psiche
ti si è rivoltata contro
le tue lacrime simili a nuvole
si abbattono sopra l’oceano
provocando l’ira di Poseidone.

Tu non hai rughe sul volto
ma ferite troppo profonde
ogni qualvolta vai alla ricerca
di chi possa amarti per sempre
sarai anche bella e desiderabile
ma comunque resterai sola.

  N° 2119 - 10 giugno 2012

                                                   Il Custode

martedì 26 novembre 2013

VERSO LE SPERDUTE TENEBRE

Verso di te, Salem
ancora e sempre il pensiero
che ansima il suo rimpianto
di parole simili a tatuaggi
in quell’aria di primavera
sopra le sponde del lago.

Dove le spighe di grano
si inchinavano al vento
verso il tuo dolce sguardo
che accarezzava le acque
erano i tuoi capelli di pece
fermi all’ombra del pesco.

Due macchie di inchiostro
smarrite nella pianura
le labbra sulle tue spalle
e dopo dentro il caffè
verso la fine del giorno
tra marmi, lapidi e croci.

Si perdevano gli occhi
verso la tua tristezza
ma sotto quel cielo terso
tu ricamavi un sorriso
ed il cuore coglieva l’attimo
per battere ancora più forte.

Sopra il sentiero di polvere
che s’alzava per salutarci
e volavano le mie mani
verso il tuo viso di latte
morbido eppure così deciso
quanto il mio desiderio di te.

Adesso e totalmente distante
che pare distante la vita
non resta che l’ologramma
della tua immagine gotica
ed ha ripreso il suo cammino
verso le sperdute tenebre.

  N° 2420 - 1 marzo 2013

                                                Il Custode