Per trenta
miseri denari
io ti ho venduto, giudeo
forse per timore o invidia
ho dato via la tua vita
alla mercé degli uomini
ostaggio del senato romano
laddove Erode fallì
io mi dimostrai più capace.
Eppure tu ti
aspettavi
il mio bacio infingardo
io lo lessi nei tuoi occhi
in quella che fu l’ultima cena
l’amore per la tua Maddalena
era per me da osteggiare
ti distoglieva dal tuo compito
d’essere di noi il salvatore.
Ora ho nomea
di traditore
io che fui l’unico e il solo
a compiere il gesto estremo
di consegnarti ai centurioni
comunque mai nessun altro
dei tuoi amati discepoli
si pose innanzi a farti da scudo
si oppose al tuo arresto.
Ma dopo
l’orribile infamia
del supplizio per la via crucis
accadde la tua tremenda agonia
sopra la croce, sul Golgota
e adesso, dentro il sepolcro
i tuoi resti dimostrano al mondo
che tu non fosti il Messia
bensì un comune mortale.
N° 2429 - 5 marzo 2013
Il Custode
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