Specchio di
acqua limpida
sotto i raggi del sole
dove il loto galleggia
a carezzarne le onde
mentre il bacio del vento
sfiora i fiori di mandorlo
ed echeggiano dalla pagoda
dei monaci le litanie.
Io è là che ti
attendo
da chissà quante vite
tante che ogni daimoku
è dedicato al tuo cuore
ed ogni volta rinasco
soltanto per incontrarti
e raccontare ai tuoi occhi
il mio sutra d’amore.
Tra insolenti
montagne
che attraversano il cielo
dove volano nuvole
ad inseguire le stelle
mentre si quieta la luna
come un’esausta geisha
e si levano dalla pagoda
dell’incenso i profumi.
Io è là che ti
amo
da oramai troppe vite
tante che ogni sospiro
è come brezza innevata
ma ogni volta ritorno
dove sarai il mio destino
per modellare il mio karma
con il profilo del tuo viso.
N° 1724 - 4 giugno 2010
Il Custode
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