Sono qui
arrendevole
e mi sento al sicuro
fra le tue braccia
di morbida ovatta
e reclino il mio capo
per accostarlo al tuo seno
ed annusarne la linfa.
Sono un uomo
di arrogante debolezza
presuntuoso al cospetto
degli artigli della vita
ma dinnanzi ai tuoi occhi
la mia maschera si frantuma
e tu vedi il mio vero volto
ora conosci la mia anima
scopri quanto sono minuscolo
impari la mia solitudine.
Sono cresciuto
senza diventare adulto
le mie parole ti cercano
supplica d’amore illimitato
ed ascolto il tuo bacio
che si infrange
sopra la mia fronte
e tra i miei capelli
poi mi stringo a te
fonte di eterna protezione
nell’attesa di emettere
il mio primo vagito.
N° 1639 - 7 ottobre 2009
Il Custode
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