C’è una pace
surreale
sopra questa pianura
come se persino il vento
si fermi per ascoltare
queste parole a frammenti
intente a parlare d’amore
il nostro incontro di anime
voluto nel corso dei secoli.
E ciuffi di
erba sottile
piegati in balìa della brezza
dondolano come danzassero
in ginocchio quasi pregassero
questa sublime atmosfera
ti rende ancora più bella
tu distesa sopra questa pianura
mi appari il fiore migliore.
La primavera
dipinge
la tela dei nostri sospiri
noi siamo ritocchi di pece
schizzi tra il salice e il lago
e volano i fiori di pesco
come farfalle nell’aria
tu, musa dagli oscuri colori
ed io mendicante di baci.
Infine
sentieri di polvere
tracciati fra prati e canali
il cielo è stato magnanimo
mantello terso sui nostri sogni
poi l’odore di antiche rotaie
ed ecco calare il sipario
sul nostro incontro di anime
destinate a perdersi ancora.
N° 2476 - 11 aprile 2013
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento