Hai un bel
viso, Lenoir
e ti muovi con garbo
l’eleganza tua innata
è tentazione irresistibile
e s’arrendono gli occhi
si placano sopra di te.
Le mie dita,
adesso
sono farfalle impazzite
in cerca della tua pelle
come pistillo d’un fiore
fin dove nasce quel nettare
che regala vita e piacere.
In una unione
di labbra
io vedo mondi improvvisi
pianeti oltremodo distanti
in balìa di stelle insolenti
e poi inesplorate foreste
dall’eco di mistero e timore.
Hai il mio
amore, Lenoir
trattalo sempre con cura
io l’ho trovato per caso
nel frattempo che rovistavo
tra le mie cose preziose
che custodivo nella soffitta.
Perfezione di
un pensiero
altro che idea balzana!
L’onta del tuo primo bacio
dopo un altro e poi ancora
come ciliegie dentro un cesto
una non può mai bastare.
Ti attendo
alla prossima luna
nella nuova notte che sorge
è quella la nostra dimora
là tu sei il mio destino
e davvero non ha importanza
se non sei altro che un sogno.
N° 2127 - 15 giugno 2012
Il Custode
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