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venerdì 20 giugno 2014

L'ERETICO

Or che io m’allontano
dalla tua bieca dottrina
l’anima mia si cheta
la pace m’è più vicina.

Tu, Dio che nulla fosti
e col foco mi si impone
mai nel cor mio ti vidi
né supplicai benedizione.

Eretico tra le fiamme
che m’ardono i pensieri
che adombrano i volti
dei miei crudeli carcerieri.

Nel ludibrio malvagio
d’un vescovo tiranno
la morte mi par bella
il regno tuo, un inganno.

E mentre sono cenere
da concimar l’averno
le grida mie ricoprono
le risa tue di scherno.

Eretico, io muoio impavido
che avrai per patrimonio
la verità mia ultima
o Dio, tu sei il demonio!

  N° 1595 - 19 agosto 2009

                                                   Il Custode

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