La strega
dalla pianura
conosce ogni mio pensiero
e nascosta dietro la nebbia
la sento alle mie spalle
si avvicina per uccidermi
ed assaporare il piacere
di manipolare il mio cuore
e dopo ridarmi la vita.
L’ombra si
staglia imponente
nella via verso il castello
nera di tenebra e amore
gatta che mi vuole suo pasto
il profumo portato dal vento
si mescola alla salsedine
ed il mare flagella le coste
ma non può tenerla distante.
Rivolo di rosso
rubino
scivola dalle sue labbra
di vino o forse di sangue
ma è una visione eccitante
adesso lei possiede di me
paure, lacrime e sogni
che come marionetta apatica
attendo che muova i miei fili.
La strega
giunta di notte
cullata dalla luna indolente
ne percepisco il sospiro
nel silenzio della collina
scintilla sulle mie labbra
l’alone di ogni suo bacio
incantesimo e marchio indelebile
della mia strega e felina.
N° 1943 - 28 gennaio 2012
Il Custode
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