dove ha inizio il crepuscolo
io ti attenderò là
verso la notte d’estate
aggrappato con forza
ad un riflesso di luna
in bilico sul precipizio
dell’oblio e del dolore.
Recherò nella
tasca
un fazzoletto annodato
per rammentare nei secoli
di domandarti perdono
ed avrò un mazzo di fiori
fiori di pietra e di acciaio
duri come il tuo cuore
gelidi quanto la solitudine.
E terrò tra le
mie rughe
il rivolo di ogni lacrima
che hai versato in silenzio
e non mi hai raccontato
poi ancora la tua bellezza
chiusa nel portafogli
tra foglie di marijuana
e granelli di nicotina.
Ma simile a
vino corposo
che mi inebria il palato
tu sarai la mia speranza
ogni frammento di sogno
e mentre, oramai rassegnato
narro leggende alle stelle
io ti vedo arrivare
…e non credo ai miei occhi.
N° 1849 - 14 luglio 2011
Il Custode
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