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lunedì 16 giugno 2014

IO TI VEDO ARRIVARE

Perso e perduto
dove ha inizio il crepuscolo
io ti attenderò là
verso la notte d’estate
aggrappato con forza
ad un riflesso di luna
in bilico sul precipizio
dell’oblio e del dolore.

Recherò nella tasca
un fazzoletto annodato
per rammentare nei secoli
di domandarti perdono
ed avrò un mazzo di fiori
fiori di pietra e di acciaio
duri come il tuo cuore
gelidi quanto la solitudine.



E terrò tra le mie rughe
il rivolo di ogni lacrima
che hai versato in silenzio
e non mi hai raccontato
poi ancora la tua bellezza
chiusa nel portafogli
tra foglie di marijuana
e granelli di nicotina.

Ma simile a vino corposo
che mi inebria il palato
tu sarai la mia speranza
ogni frammento di sogno
e mentre, oramai rassegnato
narro leggende alle stelle
io ti vedo arrivare
…e non credo ai miei occhi.

  N° 1849 - 14 luglio 2011

                                                Il Custode

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