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giovedì 19 giugno 2014

LENA

Lena dal profumo di giglio
figlia di zanzare e formiche
saluta la sera che gli tende la mano
e le cicale sono tutte sue amiche.

Capelli del colore dei monti
bambina dalle labbra di cuore
incontra quell’uomo dal volto di pietra
che arriva piano, senza fare rumore.

I suoi occhi sono luce di stelle
sul volto ha una maschera dolce
Lena lo segue incontro alla notte
e non s’avvede che ha le mani di falce.

Percorrono prati e vallate
cullati dal canto dei grilli
e nella cascina il suo sguardo la scruta
ed i suoi occhi sono punte di spilli.

Le carezze diventano audaci
le parole di una rabbia infinita
così Lena pensa di essere stata cattiva
e mentre piange si inginocchia pentita.

Si infrangono lacrime e sangue
si perdono con la sua innocenza
la luna dispera sopra il corpo di Lena
acerbo fiore a cui han fatto violenza.

Figlia di zanzare e formiche
Lena dal profumo di giglio
riposa sul fieno di una cascina
e dorme un sonno che non dà più risveglio.

  N° 1658 - 30 ottobre 2009

                                                      Il Custode

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