Ti troverò
negli anfratti
dove tu adesso dimori
guidato dalla tua eco
dal respiro della paura
quella che hai imparato
nel mio sguardo distratto
e che, con l’aiuto del vento
hai voluto sfuggire.
Accadrà
durante la notte
senza stelle né luna
solamente la luce tenue
di ciò che fu il tuo amore
una cometa di passaggio
mi condurrà alla tua grotta
tu, sul tuo letto di rovi
attendi il bacio del principe.
Ma io sono un
demonio
sembrava tu mi attendessi
sopra il tuo petto nudo
la cicatrice del tuo cuore
che in posa sulla tua mano
ancora pulsa le tue parole
alle quali non ho creduto
alle quali non hai pensato.
Con la
violenta dolcezza
adagerò le mie labbra
sul velo del tuo ricordo
esploso sopra il cuscino
e ricomporrò il tuo sospiro
svanito in questa grotta
che odora di muffa e di oblio
che odora della tua voce.
Nascosto in
cima alle tenebre
dentro un silenzio eccitante
neppure l’ombra dei passi
a rivelarti il mio arrivo
dunque sarà per puro caso
che saluterai la tua morte
quando con odio e passione
io ucciderò i tuoi pensieri.
N° 2653 - 27 settembre 2013
Il Custode
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