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venerdì 11 luglio 2014

LUCIGNOLO

Sono spavaldo
un beffardo saltimbanco
ed io sorrido
mentre scruto all’orizzonte
il sentiero della vita
in piedi, sopra il carro
come fossi il capitano
sulla tolda del veliero.

Sono insolente
un capace affabulatore
ed io bestemmio
‘ché mi fa sentire uomo
l’anarchia dentro il cuore
e la fierezza nello sguardo
mentre conduco i ragazzi
al paese dei balocchi.

Sono scaltro
un mendace menestrello
ed io racconto
come un abile politico
che si agita sul palco
mentre costruisce sogni
che si possono toccare
che si riesce a respirare.

Sono disperato
un mendicante d’amore
ed io fingo
con la polvere negli occhi
che giustifica le lacrime
mentre vago tra le giostre
a nascondere a me stesso
che io sono un uomo solo.

  N° 1860 - 26 agosto 2011

                                                   Il Custode

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