Sei tu il
destino
il piacere e la supplica
colei che ammalia
dallo sguardo così intenso
adesso, o strega
hai di me ogni lacrima
possiedi ogni sorriso
scivolato dalle mie labbra.
Lussuria ed
estasi
nei tuoi occhi profondi
simili ad oceani distanti
acque placide e limpide
e dunque, o strega
fa’ che sia il tuo viso
la meta del desiderio
del mio ultimo viaggio.
Vento e
tormento
ansima il tuo respiro
isterica è l’eccitazione
gli artigli sopra i tuoi seni
e t’amo, o strega
ed amo ogni tuo sguardo
quello che mi carezza
quello che mi fustiga.
N° 1838 - 7 giugno 2011
Il Custode
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