Ascoltalo
ancora a lungo
o Bellamore che t’amo
il racconto a puntate
di questo vento d’autunno
e pare sia storia antica
sebbene tanto moderna
che se la dici alla gente
sembra non crederti mai.
Hai dei
crepacci nel cuore
voragini senza fondo
ed è proprio là che dimora
il tuo moribondo sorriso
ed il lamento che senti
è la eco del suo sospiro.
Adesso torna a
danzare
la melodia della notte
la luna svisa gli accordi
le stelle sono orchestrali.
Torna a
riscrivere i sogni
sulle pareti del cielo
così come li avevi visti
prima che tu fossi cieca.
Hai dei
sentieri nell’anima
viali verso le tenebre
conducono sempre all’oblio
comunque tu ti ci inoltri
in cerca di quelle parole
che nacquero per adularti.
Sorseggia il
tuo sorso di vita
il destino ti siede accanto
ti darà le proprie risposte
in base a ciò che domandi
la solitudine è dolce
ma è sempre superficiale
sorridile solamente se occorre
o Bellamore che t’amo.
N° 2655 - 30 settembre 2013
Il Custode
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