Meraviglia della natura
il tuo corpo fremente
caldo al tocco delle mie
mani
che come fossero farfalle
sfiorano la parte più
indecente
della tua sensualità.
E così io mi smarrisco
mordendo tra le labbra
il desiderio di essere in te
e ti percorro con gli occhi
perché non sia troppo presto
arrivare nella tua carne.
Indugio sopra il tuo seno
come l’artista davanti alla
tela
di un capolavoro mai
eguagliato
e torno a baciarti la pelle
alla ricerca del nettare
puro
che inebria tutti i miei
sensi.
Ed eccoti nuda, nell’attesa
con lo sguardo che pare
implorare
che io soccomba alla
passione
allora ti stringo al mio
cuore
e sento la tua mano che
scende
a cercare la tua fonte del
piacere.
Adesso tu sei davvero mia
e la mente non pensa
nient’altro
se non condividere questi
attimi
che sono da sempre sublimi
e dopo la magia dell’orgasmo
io ti sento ancora
nell’anima.
N° 1059 - 24 aprile 2008
Il Custode
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