Sono qui
proprio sulla collina
ed osservo le fiamme
ed annuso il fumo
che si alzano e toccano
il cielo che si fa opaco.
Bruciano le
terre
le città insieme ad esse
ed il fuoco si nutre
di creature malvagie
di creature innocenti
la morte non è selettiva.
Grida,
suppliche e pianti
attraversano l’etere
trasportate dal vento
penetrano nelle mie orecchie
impattano nella mia mente
ed è un suono sublime.
Danzano le
ombre
oltre il muro di polvere
sembrano quasi celebrare
i loro ultimi istanti
o forse intendono soltanto
scrollarsi di dosso il dolore.
E però quale
spettacolo!
In questo giorno del giudizio
giusto dalla collina
contemplo l’immane tragedia
e non è la fine del mondo
ma l’umanità che si estingue.
N° 2505 - 9 maggio 2013
Il Custode
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