Il peso
dell’ultima lacrima
ha trascinato il tuo velo
distante, verso l’asfalto
ed io ho intravisto il tuo viso
l’espressione di lucentezza
che lo rende bellissimo
irresistibile e bellissimo.
La fiamma
della prima carezza
è stata un atto dovuto
quanto il bacio accennato
che ho tenuto in disparte
dalle tue splendide labbra
con il timore di perderti
per la mia ingenua insolenza.
Lo sguardo che
mi è sfuggito
io lo tenevo in riserbo
per raccontarlo ai tuoi occhi
insieme all’amore migliore
intanto che coglievo le briciole
di tutti i miei sogni perduti
con le mani che sanguinavano.
Adesso ti
stringo al mio cuore
vorrei che fosse per sempre
ma apro il mio borsello di cuoio
e vi deposito ogni istante
speso fra le tue braccia
e lascio che il vento si nutra
del dolore per la tua assenza.
N° 2041 - 4 aprile 2012
Il Custode
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