Potrei trovarti nel tuo gioco
e dirmi quanti sogni hai
per poi finirti a poco a poco
di sensazioni che non dai.
Luna di luglio era il tuo inverno
e ancora voli un po' selvaggia
per respirare un po' d'inferno
nei canti al fuoco sulla spiaggia.
Cantami ancora il tuo domani
cantami i sogni che hai perduto
per ritrovarci più lontani
schiavi di un giorno oramai finito.
Luna di luglio era il tuo nome
a cui non chiedi una speranza
per non tornare sui tuoi come
che ti hanno venduto all'ignoranza.
Donami ancora un tuo sorriso
che mi ricorda nostalgia
ed un pensiero sul tuo viso
che ride ancora alla follia.
Coda di spine aveva il sole
ed il vento ancora a lui chiedeva
se avrebbe dato le parole
che il mondo suo non conosceva.
Luna di luglio era il tuo tempo
a cui chiedevi ancora un ballo
per poi volare con il vento
padrone in un romanzo giallo.
L'amore che hai contrabbandato
è stato un sogno di Pierrot
luna di luglio che hai sbagliato
io non riesco a dirti no.
Io non riesco a riposare
in questo acido via vai
ti posso solo maledire
per quando non mi aspetterai.
Quando ti specchi in un dolore
quando ti vendi in una chiesa
se prigioniera dell'amore
non hai più i soldi per la spesa.
Luna di luglio dammi il tuo forse
dammi un po' d'acqua di fontana
per avere sotto gli occhi borse
d'amore di una settimana.
D'amore che non so tradire
ma forse un giorno dirò no
a ciò che non potrai sentire
quando più forte griderò.
Luna di luglio questa è la fine
alla quale domandi comprensione
ti chiude la strada sul confine
per regalarti delusione.
Per regalarti un pianto antico
legato a lacrime di sale
perché domani sarò sfinito
ma vorrò ancora continuare.
Ma luna di luglio questo è il tuo tempo
porta i tuoi passi un po' più su
lasciati trascinare via dal vento
e non ti perderò mai più.
N° 294 - 7 giugno 1982
Il Custode
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