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martedì 21 ottobre 2014

SENTIVO LE GRIDA

Da oltre i vetri oscurati
del mio rifugio sicuro
io sentivo le grida
dei predicatori e dei folli
giungevano dalle moschee
dai tribunali ecclesiastici.

Con i forconi e le torce
a caccia di streghe ed eretici
da sacrificare ad un dio
che si tingeva la barba
dopo vennero con il Corano
orde di selvaggi fanatici
a decapitare innocenti
gli esseri umani e gli agnelli.

Avevo un tozzo di pane
un bicchiere colmo di vino
la cenere del mio tabacco
esondava e cadeva sul tavolo
e però copriva l’odore
della polvere da sparo nell’aria.

Frastuono di ossa in frantumi
lamenti di cani e bambini
io sentivo le grida
di coloro feriti o moribondi
e sbirciavo dallo spioncino
della mia porta blindata
il cielo piangeva le lacrime
che si mescolavano al sangue.

Col viso dentro le braccia
come chi abiura preghiere
e però qualcuno picchiava
con forza contro il mio uscio
sicché rimanevo in silenzio
nel buio, come chi è morto.

Avevo un diario segreto
dove scrivere i miei ricordi
all’esterno, nella devastazione
le persone cadevano al suolo
e dormivano un sonno profondo
mentre attorno era il delirio
io restavo nel mio rifugio sicuro
al riparo da ogni religione.

  N° 2791 - 8 agosto 2014

                                                Il Custode

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