in fondo al tuo sguardo
e s’alzano le fiamme
dalle tue pupille infernali
io sento bruciare la pelle
e l’anima diventare cenere.
Hai un sorriso
subdolo
come un gatto a nove code
che flagella le mie carni
tu, o madonna Lisa
mi scruti con circospezione
sei un demone sopra la tela.
Vorrei, ma non
posso fuggire
fra i meandri del labirinto
il tuo sospiro mi insegue
e non mi lascia più scampo
io cerco l’uscita, la vita
tu compari da ogni anfratto.
Adesso e tra
le tue spire
io ti imploro, madonna Lisa
e con un gesto istintivo
le mie dita ti sfiorano il viso
sicché tu mi appari sorpresa
tanto da lasciare la presa.
È un istante,
ma mi è sufficiente
per portarmi distante da te
mi volto e ti vedo appagata
stringi un cuore fra le tue mani
mentre schizza violento il sangue
dalla caverna sopra il mio petto.
N° 2770 - 28 maggio 2014
Il Custode
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