Vieni adesso
dove ti attendo
dove si arrende il mio sguardo
occhi fragili sopra il tuo viso
scivolano a sfiorare il tuo seno.
Raccontami
ancora la tua storia
purché sia amore come speravo
ho queste dita, farfalle in picchiata
ad incespicare sulla tua pelle.
Ho queste
labbra, spine d’acciaio
intrecciate fra i tuoi capelli
sfugge un sospiro, brezza rovente
dagli anfratti della mia anima.
Pagine e
capitoli di antiche parole
inchiostro, sangue delle mie vene
vieni adesso al principio del sogno
dove la notte è adolescente creatura.
Crolla un
ricordo, rivolo oscuro
dalle rughe del cuore ferito
e mi sorprendo ancora a pensarti
e all’improvviso io so quanto ti amo.
N° 2779 - 1 luglio 2014
Il Custode
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