Mi tremano i
pensieri
adesso che io ti guardo
e la mia mente incespica
su questa tua bellezza.
E crolla al
pavimento
dove sanguina dal naso
ruscello ed ancora fiume
alta marea verso il tuo viso.
Sicché il mio
cuore abdica
al principio del tuo seno
si cheta al tuo respiro
che un tempo fu uragano.
E dentro la
tua gabbia
che tu definisci amore
sorseggio i tuoi capezzoli
io assetato nel deserto.
Tu poggi le
tue labbra
sopra il mio petto distratto
come roventi gocce di cera
sputate via da una candela.
Ed infine mi
addormento
i miei pensieri sono esausti
e lascio che siano i miei sogni
a prendersi cura di te.
N° 2765 - 12 maggio 2014
Il Custode
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