Lo sguardo
insegue la periferia
e tu vorresti ancora essere là
tra gli schiamazzi dei bambini
per la via
a rincorrere la libertà
ma…
L’erba ti
nasconde
e il mostro è sopra di te
tu non piangi e non imprechi
né domandi più perché
qualsiasi cosa pensi
è solamente utopia
provasti a sussurrare no
ma la mano scese e ti falciò
ti violentò
poi ti strappò alla vita
alla quale dici addio.
È caldo il
sangue
come non lo sapevi
è dolce intanto l’orco lo fa suo
si accendono le luci
dove tu vivevi
ma non è più il posto tuo
più…
Le stelle e le
lucciole
ora ti baciano
sulla tua pelle gelida
scendono e si adagiano
la notte è bellissima
e purtroppo l’ultima
gli dedichi quel bel sorriso
che scivola sopra il tuo viso
poi te ne vai
volti le spalle alla vita
che ti ha detto addio.
N° 2689 - 17 novembre 2013
Il Custode
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