Le vittime
dentro le gabbie
non gridano né imprecano più
corde vocali tranciate di netto
occhi spenti della disperazione
alcune paiono essere folli
ma è il frutto della loro paura.
Si fa chiamare
dottore
indossa guanti e mascherina
l’uccisore è un fottuto sadico
a cui piace torturare animali
lo sguardo appare insensibile
il cuore emigrato distante.
Cattivo e
privo di anima
egli gioca con aghi e provette
le vittime dentro le gabbie
lo temono come fosse il demonio
si fa chiamare dottore
ma è solamente un carnefice.
Se entri nel
suo laboratorio
senti mormorare nell’aria
la morte che, quale madre pietosa
giunge a cogliere le creature
e ne allevia sofferenze e terrore
le conduce distante dall’uccisore.
N° 2709 - 1 febbraio 2014
Il Custode
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