Fu un grido di
battaglia
uno sparo in fondo al silenzio
che si levarono in volo
anche i fagiani terrorizzati.
Le tenebre,
oramai polvere
violarono la notte intera
sicché lo sciamano predisse
un idillio di tuono e tempesta.
Quell’amore fu
così violento
che lo scirocco ebbe a tremare
e raccolse foglie dall’altalena
ballerine di una danza sensuale.
Specchiata in
una pozza profonda
l’ultima stella tentò la fuga
e nel labirinto dei suoi occhi
crebbero radici senza futuro.
Fu il lamento
di una banshee
forse l’ululato di un lupo
si affacciava dal muro di nebbia
scheggiato da un breve sospiro.
Ed il sole
diventò pavido
usò le montagne quale rifugio
allora la luna gonfiò i muscoli
impossessandosi del cielo intero.
Quell’amore fu
così estasiante
che la sua ombra si fece scintilla
ma imprigionata dentro il crepuscolo
pare non sopravvisse alla luce.
N° 2721 - 26 febbraio 2014
Il Custode
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