Io sono Amanda
vivo dentro la rete
sono solo un profilo
un sospiro vagante
nulla che abbia forma
seppure un essere umano
dunque mi puoi umiliare
senza fartene scrupolo.
Io non ho
nessuno
soltanto profondi lividi
dentro questa mia anima
che vive di depressione
né amore né comprensione
ma ferite inferte con forza
chi mai potrei rimpiangere
se io dovessi svanire?
Io sono la
vittima
di quei coglioni codardi
nascosti oltre lo schermo
vigliacchi senza mai remore
sfruttano la debolezza
racchiusa nella mia mente
che non riesce a combattere
che implode e mi fa male.
Ed io mi
taglio
quasi che quel dolore
prevaricasse la rabbia
che mi sta consumando
che mi sta deturpando
più della droga e dell’alcol
che non mi portano via
dai miei fottuti incubi.
Io sono Amanda
ho sbagliato ed ho pagato
pestata fino a che il sangue
si è tramutato in marea
veleno di solitudine ed offese
che mi hanno alfine indotta
ad incontrare la morte
impiccandomi nella mia stanza
…io ero Amanda.
N° 2685 - 7 novembre 2013
Il Custode
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