Abito la
nebbia da tempo
ed annuso l’odore dei prati
distante, oltre questa pianura
posso udire la risacca del mare
io abito la nebbia da tempo
e rimpiango la mia amata terra.
Lo Ionio e la
sua salsedine
i ricordi di anni trascorsi
non vivo male tra queste fabbriche
ho gente amica accanto a me
ma lo Ionio e la sua salsedine
è la fragranza che mi manca ancora.
E canto e
danzo la vita
l’esuberanza delle mie origini
partorito da un sole rovente
quasi annego in questa brina
io canto e danzo la vita
e chi mi accolse lontano da casa.
Menestrello di
antiche contee
degli ulivi del meridione
ho sellato il cavallo e il destino
per viaggiare oltre le stelle
menestrello di antiche contee
emigrato alle vallate d’Emilia.
Verso
l’evanescente orizzonte
vedo solamente campi e canali
il mio sguardo macina miglia
per sbirciare un breve istante
verso l’evanescente orizzonte
il miraggio della mia amata terra.
N° 2687 - 12 novembre 2013
Il Custode
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