quasi un graffio sui vetri
e le tue minuscole mani
i tuoi docili artigli
lame rivolte al mio viso.
E sei bella a
tal punto
che quasi credo all’oblio
all’eden che ho ripudiato
poiché non era appagante.
Guardami con i
tuoi occhi
di lava pietrificata
io sono da sempre qui
e da sempre ti amo
è scritto nella mia anima.
Lontano si
alzano grida
la cenere avvolge la pira
ma tu, fra le mie braccia
avrai un rifugio sicuro.
Sarai una
strega bellissima
con i tuoi capelli di antrace
sicché affila le tue dolci labbra
saranno un’arma letale
eccidio di cavalieri e poeti.
Nel giaciglio
di rose nere
e di amore incondizionato
noi due, incontro all’inferno
viandanti alla terra promessa.
Il tuo primo
vagito
una dichiarazione di guerra
ai predicatori ed ai santi
liturgia verso la vita stessa
di cui tu sarai la Regina.
Io sono qui e
ti amo
tu, frutto sfuggito al mio seme
apoteosi di estasi e amplesso
del sabba della notte più oscura.
N° 2722 - 27 febbraio 2014
Il Custode