al fuoco del mio falò
ti voglio nuda e
bellissima
al centro della foresta.
Voglio che siano gli insetti
a posarsi sulla tua
pelle
mentre la mia bocca
avida
sorseggia i tuoi capezzoli.
Tu sei la parte migliore
modellata dall’intera
natura
e la luna, seppure
invidiosa
se ne farà una ragione.
Io ho il desiderio di te
di perdermi fra le tue
cosce
sopra questo letto di
foglie
dove dormivano i
millepiedi.
Fermati dentro il mio rogo
nel mio abbraccio fatto
di fiamma
tu sei quell’amore
perduto
mentre io uccidevo le
mosche.
Sotto questi alberi altissimi
ti penetro e perdo il
senno
e t’amo come non
ricordavo
adesso che sei nuda e
selvatica.
N° 3698 - 1° luglio 2019
Il Custode
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