accecati dalla fame
e rubarono i bambini
nella pianura d’Emilia.
E gli scrivani tacquero
e nascosero le malefatte
che se mai si fosse saputo
non avrebbero avuto danari.
Continuarono, i giullari di corte
le loro frivole esibizioni
poiché i mostri li sfamavano
e ne plagiavano le menti.
Non si alzò, dal clero
nessuna voce di condanna
i vescovi, conniventi da sempre
si spartirono quegli innocenti.
Ma chiunque si indignava
venne tacciato di eresia
sicché nella contea complice
i crimini si susseguirono.
E le famiglie, disperate
poterono soltanto piangere
per i figli, ahimè, divorati
dagli infami orchi di Bibbiano.
N° 3726 - 21 luglio 2019
Il Custode
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