sono note e melodia
rivolte al tuo sguardo
confuso
a tratti estasiato.
Non sai l’oblio
ma accadrà presto
che tu lo imparerai
dentro i miei occhi
fra le mie mani.
Poiché i miei modi
ti hanno ingannata
tu segui i miei passi
e vai incontro a un destino
che non ti aspettavi d’avere.
Nelle mie braccia
l’oscurità della notte
fredda, di puro delirio
che adesso pare svegliarti
dal torpore dei sogni infranti.
Ma è troppo tardi
tu muori, o bambina
e ti accasci in silenzio
davanti alla mia figura
di onnipotente demonio.
Un incantatore
dita leggere sull’arpa
che ti hanno saputo irretire
facendo della tua morte
il mio ennesimo capolavoro.
N° 3701 - 3 luglio 2019
Il Custode
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