e lo faccio con abnegazione
poiché sono un perfezionista
un esteta della malvagità.
Scelgo le mie vittime
in base a ciò che l’istinto
suggerisce alla mia mente
di artista e maestro del crimine.
Però davvero non tollero
coloro che non comprendono
il senso della mia arte
e muoiono e non mi supplicano.
Stupide e insulse creature
dovrebbero essermi grate
per avere incontrato me
e non un macellaio qualsiasi.
Io rendo la loro morte
un evento che si protrae
giorni di lunga ed estrema agonia
che mi rende ineguagliabile.
Conservo i cuori di ognuno
per non dimenticare nessuno
sono a bagno nella formaldeide
e negli anfratti della mia anima.
Qualcuno, con supponenza
mi paragona al demonio
ma egli non è che un apprendista
che invidia la mia nequizia.
N° 3708 - 6 luglio 2019
Il Custode
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