l’umida goccia dolciastra
frutto del tuo ultimo orgasmo.
Io rivivo quell’emozione
sopra il tuo viso bellissimo
appagato dalla profonda estasi
del nostro amplesso indecente.
E prendo quell’unica goccia
perduta dal tuo sesso salato
la porto alle mie labbra
e lentamente me ne disseto.
La mente va in confusione
a causa del sapore selvatico
del seme che hai generato.
E ti bacio con decisione
in modo da condividere
quell’espressione di vita
artificio del tuo piacere.
Ed ancora torno ad averti
per ritornare nel vortice
dell’umore e del sudore
della tua vagina incantevole.
N° 3707 - 4 luglio 2019
Il Custode
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