improvvisa col suo dolore
e lasciò appassite lacrime
dentro il vaso dell’orchidea.
Sotto il mite sole d’ottobre
spalancò le ali di porpora
e lanciò una monetina
per decidere dove fuggire.
Nella borsa chiuse i ricordi
dentro il cuore, la sua delusione
il silenzio della sua casa
fu l’ultimo addio ricevuto.
E cadevano le prime foglie
con le foglie, le sue certezze
quando, annusando la spiaggia
lei si congedò dalla salsedine.
Infine firmò il suo abbandono
sulle spire di un vento gelido
nessun biglietto quale epitaffio
solamente il senso della sconfitta.
N° 3728 - 22 luglio 2019
Il Custode
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