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venerdì 5 luglio 2019

IL SUICIDIO DELLA BALENA

Si accasciò esausta
sopra la battigia umida
dopo sorrise di gratitudine
alle persone che accorsero
con la vana, dolce speranza
di poterla rimettere al largo.

In balìa dei raggi del sole
ripensò i ricordi vissuti
e l’infanzia sotto le onde
a sfidare squali e maree
a sfuggire il nemico peggiore
il pescatore con il suo arpione.

E però non ne poté più
della morte che aveva annusato
tra le acque di pinne a brandelli
alla fine di ogni mattanza
e decise la sua dipartita
non per mano delle belve umane.

Seguì la corrente del golfo
fino a dove l’oceano finiva
e dava vita alla sabbia
che nessuna baleniera possente
avrebbe potuto violare
e tingerla con il suo sangue.

E cullata sopra la riva
si nutrì delle pietose carezze
dispensate da alcuni esseri buoni
poi sbuffò per l’ultima volta
scacciò i pensieri fatti di pietra
e si sentì, finalmente, serena.

  N° 3699 - 1° luglio 2019

                                                 Il Custode

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