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domenica 21 luglio 2019

TI CHIAMERO' AMORE

Ti chiamerò amore
ma tu non mi sentirai
quando il frastuono del mare
coprirà il mio lamento
che si perderà fra le onde
diretto ad oceani distanti.

Tu forse mi aspetterai
in riva ad un’isola antica
giusto sopra il confine
tra i miei occhi e la tua rabbia
ma sarà il vento a decidere
la direzione che prenderai.

Nella mia barchetta di carta
io vegeterò nella cambusa
e annuserò l’odore dell’anima
che odora di pane raffermo
e osserverò, in un’arbanella
il cuore che mi implora di uscire.

Siccome non mi sai ascoltare
io scriverò sulla pergamena
le offese che non ti ho detto
i baci che ti ho taciuto
e la chiuderò in una bottiglia
da scagliare dentro il vulcano.

E il cielo racconterà la sua ira
nulla in confronto al tuo odio
però ho cicatrici voraci
si nutriranno del tuo silenzio
sicché, se ti chiamerò amore
è solo perché io l’ho creduto.

  N° 3727 - 21 luglio 2019

                                              Il Custode

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