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domenica 28 luglio 2019

CHERNOBYL

Brilla una strana luce
riempie l’intera notte
e seppure molto distante
si insinua nella mia casa
ed ha un sapore dolciastro
che brucia occhi e palato.

Proviene dalla centrale
il mostro da sempre temuto
ed ha viaggiato chilometri
soltanto per potermi svegliare
e porta con sé il presagio
di una tragedia imminente.

L’esplosione e poi il fuoco
ed ancora la nube e il veleno
qualcuno scende per strada
per vedere la pioggia assurda
dipinta di limone o pompelmo
e che pure scava la carne.

Io lo pensavo da tempo
che nascosta tra quei reattori
vi era la via per l’inferno
io, che alla fine di aprile
osservo le persone all’esterno
vomitare sangue e polmoni.

Il vento non mi è amico
giacché ha raccolto le scorie
per portarle sopra il mio cielo
seguito da orde di demoni
eccitati e pronti a banchettare
con le anime dei bambini ucraini.

Chernobyl è stata sacrificata
alla presunzione sovietica
ed io conto i colpi di tosse
e sputo materia giallastra
mentre brilla una strana luce
che ride ed annuncia la morte.

  N° 3733 - 28 luglio 2019

                                                Il Custode

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