che stringi nello sguardo
come mi confidò il cantore
sulla riva del lago di Como.
Ho le stelle dentro la mano
eppure manca ancora qualcosa
forse quella bellezza discreta
che lasciasti fra le mie rughe.
E nella notte sale il pensiero
diventa fumo di sigaretta
che prende forma di una falena
per nutrirsi della mia luce.
Hai seminato sassolini di stoffa
che conducono alla tua anima
io li raccolgo e li rammendo
e mi rammento quanto ti amai.
Sono stato alquanto maldestro
quanto chi ha il cuore scheggiato
per un dolore intollerabile
per l’abitudine alla solitudine.
Però ti sento sopra le labbra
come un rimpianto sul quale inciampo
come un bacio in un’arbanella
che non riesco più a ritrovare.
N° 3700 - 2 luglio 2019
Il Custode
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