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martedì 23 luglio 2019

ANGELI NEL FANGO

Le ali, un tempo candide
sono ora una massa informe
di lacrime mischiate al fango
di quando gli angeli caddero
smarrendo il sentiero del cielo.

Figli di abusi e di carestie
giacciono come fossero cenci
laddove la terra è assai arida
e la loro pelle di ebano
si confonde dentro la notte.

Restano in balìa delle carezze
degli insetti e delle formiche
che se mai essi ebbero un dio
costui li ha abbandonati da tempo
in virtù della sua tracotanza.

I lamenti si affievoliscono
perché rammentano d’essere martiri
creature dell’Africa antica
dove la vita è un’incombenza
e costa soltanto un misero soldo.

Bambini, chissà se mai uomini?
Che la morte molto spesso è pietosa
e arriva, e li prende per mano
per accompagnarli in un regno
dove abbondano acqua e sorrisi.

Forse torneranno a volare
a sfamare i loro esili corpi
con il pane e con la speranza
per poi ripulire dal fango
le loro anime fatte di cicatrici.

  N° 3729 - 23 luglio 2019

                                                 Il Custode

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