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domenica 30 giugno 2019

CAPITANO

Capitano, dentro la stiva
il calore è insopportabile
e tu navighi da molte miglia
per condurci verso l’ignoto.

Ci hai strappati al corno d’Africa
pregustando grossi guadagni
però noi, seppure di ebano
siamo comunque esseri umani.

Ogni tanto si leva un canto
che percorre la nave intera
Capitano, è il nostro dolore
siamo esausti e senza speranza.

La monotonia delle onde
che ci culla come una madre
e la fragranza della salsedine
mescolata al sudore e alla urina.

Molte lune sono trascorse
e si odono i primi gabbiani
sicché, dopo giorni di mare
siamo prossimi al nostro approdo.

Noi scendiamo sulla banchina
Capitano, tu ci scorti e sorridi
l’Occidente ti crede un eroe
ma non sei che il nostro schiavista.

  N° 3697 - 29 giugno 2019

                                                    Il Custode

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