imponente nella sua
caduta
ed il tuono ha coperto
il lamento
che egli ha sputato al
cielo
dalle fauci fuggivano le
anime
dei quarantatré angeli
uccisi.
Ho visto la polvere alzarsi
quasi fosse un telo
pietoso
che una madre dal cuore
affranto
posa lieve sopra il
figlio morente
per tenere il suo
fragile corpo
lontano dagli sguardi
morbosi.
Ho visto l’intera contea
osservarne gli ultimi
istanti
col rispetto che si deve
a un sovrano
ed i gabbiani volare in
circolo
e ho sentito i cani
abbaiare
il loro ultimo tributo
d’onore.
Ho visto il mostro crollare
un gigante oramai di
farina
e le persone, in mesto
silenzio
trattenere a stento le
lacrime
adesso che, nell’intera
vallata
c’è solamente un vuoto
struggente.
N° 3696 - 28 giugno 2019
Il Custode
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