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domenica 23 giugno 2019

LA CASA NERA

Io non ho più paura
poiché ho conosciuto la morte
ed il dolore di chi
ha voluto seguire il demonio
e si è ritrovato da solo
a vagare i gironi infernali.

Dentro la mia casa nera
i pensieri appesi al soffitto
sono stalattiti di muco
pronte a violare il silenzio
quello che la mia anima
non smette di rammendare.

Mi spengo poco alla volta
come io fossi una sigaretta
ed il fumo delle mie lacrime
sfida alcune falene impazzite
che non trovano un punto luce
e non sanno più per cosa vivere.

Ma conosco le stanze a memoria
e seppure cieco e annoiato
io mi muovo con eleganza
quasi che fosse una danza
il mio incedere veloce e deciso
sopra il corrimano di mogano.

Se solo io tornassi bambino
rammenterei i miei desideri
e non sapendo l’amore
non ne soffrirei così tanto
ma torturerei le formiche
che mi rubano i sogni e il pane.

Dentro la mia casa nera
il carillon suona una nenia
è l’ultima frase che ho scritto
prima che io fossi polvere
avrei voluto che tu la leggessi
ma il vento mi ha soffiato via.

  N° 3692 - 23 giugno 2019

                                                   Il Custode

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