sublime e induce al
peccato
io cedo alla tua
bellezza
che implode nella mia
vista.
Tu sei una Venere nera
fragranza di foresta
selvatica
ti contemplo e ti
desidero
desidero perdermi in te.
Il mio sguardo estasiato
si smarrisce sul tuo
profilo
tanto che io faccio
fatica
a calmare la mia
eccitazione.
Allora e in maniera selvaggia
io penetro il tuo sesso
umido
il frutto che tu tieni
nascosto
oltre il tuo pube
tribale.
Dopo continuo a pensarti
come un frammento di
luna
in bilico sulle mie
labbra
perduta dentro il mio
cuore.
N° 3667 - 1 giugno 2019
Il Custode
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