fatta di luce e beatitudine
se non ti garba, tu dimmelo
la cambierò in un istante
in modo che tu non veda
le cicatrici al mio interno.
Fingerò che a me importi
del sorriso che tu esprimi
mentre scegli con quale sguardo
io devo mostrarmi ai tuoi occhi
ma la notte, nella solitudine
vestirò quella che mi si addice.
Siccome non voglio deluderti
né intendo tradire me stesso
riempirò un’arbanella di anime
tu infila la mano, poi scegli
ma spero tu sia fortunata
tra le dita hai il mio destino.
N° 3958 - 3 febbraio 2020
Il Custode
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