si nutrono e si moltiplicano
cambiano d’aspetto e d’abito
quasi che non li riconosca.
Hanno con sé una valigia
piena di ricordi e malinconia
e se anche chiudessi gli occhi
resterebbero nella mia vista.
Sono demoni senza pietà
evanescenti ologrammi di amori
che hanno affrontato le tenebre
per rendermi folle e disperato.
La smorfia sui loro volti
ha le sembianze di un sogno
che il tempo ha preso in grembo
per trasformarlo in un incubo.
Non sfuggirò il mio destino
giacché è troppo veloce per me
carponi come chi è condannato
li lascerò nutrire, i miei demoni.
N° 3977 - 16 febbraio 2020
Il Custode
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