e un altro presuntuoso individuo
da divorare all’istante
e lasciarne i resti a marcire
sotto il sole cocente di Tebe.
Non troverò mai nessuno
così scaltro da poter superare
la prova dei miei indovinelli
‘sì da entrare nella città
e diventarne sovrano assoluto.
Ecco perché io sorrido
e svolgo il compito assegnatomi
con zelo ed estrema passione
che nutrirmi di creature stupide
è qualcosa che mi garba davvero.
Era mi è grata e debitrice
poiché io rispetto il suo volere
di punire gli stolti tebani
che si mostrarono irrispettosi
non dimostrando a lei devozione.
Sicché invento l’ennesimo enigma
che nessuno saprà decifrare
io, in attesa degli stolti viandanti
mi crogiolo della mia intelligenza
frattanto che attendo l’arrivo di Edipo.
N° 3981 - 19 febbraio 2020
Il Custode
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